Isola di calore urbana

Per "Isola di calore" si intende quell' effetto di accumulo termico determinato nelle aree urbane a causa di una errata gestione dei materiali e degli spazi. La presenza di grandi superfici asfaltate, o realizzate in materiali scelti senza tenere in considerazione l'inerzia termica e gli indici di emissività e albedo, causano un aumento di calore nel periodo estivo suprattutto nelle città ed un suo progressivo accumulo nel tempo difficile da smaltire anche nelle ore notturne. È importante evitarlo non solo perché una città troppo calda è sgradevole, ma anche perché all'effetto isola di calore è correlato l'aumento di inquinanti come l'ozono, dannoso per la salute. Con una corretta pianificazione urbana ed edilizia in particolar modo 'green' è possibile mitigare l'effetto isola di calore per vivere in città più sane ed accoglienti, oltre che più sostenibili energeticamente in quanto si sprecherà meno energia per il raffrescamento degli immobili.

Immagine termica del Partenone ad Atene

In questa bella foto termica del Partenone vediamo come le superfici orizzontali in pietra esposte al sole molto calde (oltre 40°C). Questo accade anche nelle piazze esposte al sole delle nostre città. Con strategie bioclimatiche è possibile ridurre il discomfort e l'effetto isola di calore migliorando la qualità degli spazi urbani.

(Image credit: Thermopolis 2009 Team)

Immagine termica satellitare

Questa immagine satellitare dell'Esa mostra le temperature al suolo il 26 Giugno 2021. Le aree del territorio che presentano una alta temperatura sono così marcate che è possibile riconoscere la forma delle città del nord Italia! Le aree urbane per caratteristiche, materiali da costruzione, e ridotto utilizzo di verde urbano hanno temperature superiori in maniera rilevante rispetto alle aree meno urbanizzate. Per questo abbiamo bisogno di una 'strategia green' per la riduzione del fenomeno isola di calore e per il cambiamento climatico. Il verde urbano naturale è fondamentale per limitare il fenomeno dell'isola di calore urbano. Viali alberati, tetti e pareti verdi, specchi d'acqua, piste ciclabili e zone pedonali.... Più verdi sono le città più sono fresche, salutari e sostenibili.

Una città biofilica riconosce la natura come essenziale bisogno per l'uomo e la inserisce nella pianificazione urbana, nella progettazione architettonica. Può esser utilizzata ad ogni scala, dalle semplici piante in vaso, fino alle grandi aree verdi dotate di alberature importanti per dimensioni e valore, ripensando le infrastrutture tecnologiche da realizzare e integrando quelle esistenti, influenzando positivamente gli abitanti sotto molteplici aspetti, non solo attuanando l'effetto isola di calore.

(Image credit: contains modified Copernicus Sentinel data (2019), processed by ESA, CC BY-SA 3.0 IGO.)

Immagine termica di un ambiente urbano

Questa foto termica è stata scattata in un ambiente urbano vicino ad un parco si vede che le superfici scoperte sono più calde di 19 gradi rispetto alle aree verdi. Il verde urbano è forndamentale per la salute delle città; alberi, piante, aree inerbite e verde tecnico (green-wall e tetti verdi) infatti consentono di:

  • ridurre il calore ambientale durante le ondate di caldo
  • intercettare e riduce l'impatto delle piogge
  • ridurre l'azione dei venti
  • creare habitat per la vita, per gli uccelli ed insetti
  • ridurre l'inquinamento e le polveri
  • sequestrare la Co2 e ne fa da riserva
  • può fornire frutta
  • favoriscono lo sport e stili di vita salutari
  • aumentano il valore delle proprietà
  • aumentano l'attrattiva per le aree commericali
  • fanno risparmiare energia agli edifici ed alle città
  • (Image credit: "Urban forest strategy 2015-2025" City of grater Geelong. www.geelongaustralia.com.au)

    strategie green 1
    strategie green 2
    strategie green 3

    Bibliografia

  • A.Chiuppani e T. Prest, La progettazione del verde per il controllo microclimatico, Edicom Edizioni, Monfalcone (2008).
  • A.Rogora e V.Dessì, Il comfort ambientale negli spazi aperti, Edicom Edizioni, Monfalcone (2005).
  • Timothy Beatley, Biophilic cities, Island Press, Washington (2011).
  • Articolo in progressivo aggiornamento. Ultima modifica 03/06/2022.

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